giovedì 20 settembre 2012

Saper mangiare...il dono della vita.


 
Ciao a tutti :-).  Eccomi qua a riprendere le pubblicazioni nel mio amato Blog e come preannunciato negli altri post, oggi pubblico l’articolo della mia carissima amica e socia Francesca Chiara Sturloni, che è questa bella donna qui di fianco e riprenderà il dibattito sulle “diete rigide”, che tanto ha creato scalpore e polemiche... ho aspettato apposta un mese per far placare gli animi, proprio perché si era raggiunto un livello davvero esagerato di polemiche :-/. Comunque credo che questa volta andrà meglio perché i miei ex lettori “fanatici” sono diventati giustappunto ex… infatti si sono cancellati dalla mia lista una quarantina di persone, quindi spero che questa volta i dibattiti siano piu’ pacati ;-).   

Io non mi dilungo troppo perché il post di Francesca è molto lungo e quindi ti lascio subito alla sua lettura perché merita davvero. Francesca Chiara Sturloni, detta Chicca per gli amici, è una persona che conosco da tanti anni e abbiamo una storia comune particolare alle nostre spalle… è una persona che stimo tanto, una delle mie selezionatissime collaboratrici e addirittura è vicepresidente della nostra associazione.Quindi è nella mia piccola “cerchia ristretta” di amici intimi… e ti consiglio di ascoltare bene ciò che dice perché è una delle poche persone che conosco che ha piu’ esperienza e conoscenze di me.        
Spero cha tu abbia passato una buona estate e un buon rientro nelle tue attività autunnali. Io “buona la prima” ma brutta la seconda… nel senso che finalmente ho fatto delle buone vacanze ma ho avuto un rientro e un Settembre pesissimo, sotto tutti punti di vista :-/ e non vedo l’ora di arrivare ad Ottobre.Comunque, passeranno anche questi problemi… buona lettura.  


Carissimi amici e lettori del blog del mio Socio, eccomi a voi, come promesso da Simone, con la ferma intenzione di placare gli animi :-) e di dare, a chi ritiene di essere interessato ad una visione più ampia e chiara della nutrizione, alcune informazioni per chiarire maggiormente la questione Vegetarianismo e Veganesimo e altre stili alimentari definiti “radicali”. Innanzitutto, è mio piacere informarvi  che non sono laureata in Medicina, Biologia e non sono biologa nutrizionista o economa dietista ma che mi sono formata in organismi di studio al di fuori delle scuole riconosciute in Italia come Kinesiologa Professionista e esperta di MTC (medicina tradizionale cinese) Applicata. Sono inoltre esperta di Nutrizione Ortomolecolare, che è un approccio nutrizionale che punta a fornire all’organismo la quantità ottimale (orthòs) di macronutrienti (proteine, carboidrati e grassi), ma soprattutto di micronutrienti (vitamine, enzimi, acidi grassi essenziali e minerali traccia), spesso carenti nella nostra squilibrata alimentazione occidentale.       

Insegno anche Alimentazione Creativa, che sarebbe un nuovo modo di nutrirsi da me studiato che coniuga vari stili alimentari tenendo in saggia considerazione tutti gli aspetti nutrizionali per imparare a “dare da mangiare” a corpo, mente e spirito ed energia.
Tutto questo per promuovere una nuova dimensione dell’Uomo nella Nuova Era, di cui sto scrivendo un libro di prossima pubblicazione.
Questo ovviamente non significa che non abbia avuto maestri illustri quali il professor Castronovo, oncologo Belga di fama mondiale, il dott. Ezio Abbiati, endocrinologo italiano di chiara fama e fondatore di Phytoitalia, la prima azienda in Italia a produrre quelli che vengono definiti “fitofarmaci”, ovvero farmaci di derivazione completamente naturale senza l’uso di sostanze di sintesi e quindi senza gli effetti collaterali così ben evidenziati nei bugiardini farmaceutici. Ho seguito anche molti altri maestri che hanno scelto di formare persone non laureate ma interessate alla conoscenza, alla padronanza e successivamente alla divulgazione di verità altrimenti nascoste ai “non medici”.

Ma entriamo subito nel vivo della questione: vorrei affrontare questo argomento su due livelli... in primis con una disquisizione di natura sociale-filosofica per capire insieme come alcuni scelgano modelli alimentari e stili di vita piuttosto che altri, e successivamente per coloro i quali si sentano in grado di mettere in discussione le proprie certezze (siete tanti vero? ), come capire quale sia l’alimentazione più adatta da adottare nel Qui ed Ora.
Innanzitutto, visto che non mi piace dare nulla per scontato, ho deciso di inserire in questo post la spiegazione di chi è un Vegetariano o un Vegano secondo l’enciclopedia più consultata al mondo: Wikipedia …e tra poche righe capirete il perché.
VEGANISMO:
Il termine veganismo  (più raramente detto vegetalianismo) indica una dieta e uno stile di vita che esclude l'uso di prodotti di origine animale come cibo e per qualsiasi altro scopo. Le persone che scelgono questo stile di vita (denominate vegane) non mangiano carne e pesce, evitano di consumare latte, latticini, uova e derivati e si rifiutano di acquistare o usare prodotti di qualsiasi genere la cui realizzazione implichi lo sfruttamento diretto di animali. Le principali motivazioni che spingono a questa filosofia di vita sono l'impegno a favore della causa dei diritti animali e motivazioni etiche correlate come l'antispecismo, (movimento filosofico, politico e culturale che sostiene che la sola appartenenza a una diversa specie non giustifica eticamente il diritto di disporre della vita, della libertà e del lavoro di un essere senziente e più specificatamente ritiene l'attribuzione di tali capacità anche agli animali di specie non umana e che ciò comporti un cambiamento essenziale del loro status etico, da equiparare a quello normalmente riconosciuto agli animali di specie umana). Sono anche frequentemente citate ragioni di ordine politico, ambientalista, spirituale e religioso. Di particolare rilevanza per la scelta vegana è spesso la condanna delle pratiche legate all'allevamento industriale e alla sperimentazione sugli animali.
Nel Vegetarianismo le questione è più semplice:
si possono distinguere diversi tipi di modelli dietetici a base vegetale, accomunati dalla rigorosa esclusione della carne di qualsiasi animale e talora di alcuni o tutti i prodotti di origine animale. I modelli dietetici vegetariani principalmente studiati si differenziano per il grado di esclusione dei cibi animali:
-dieta latto-ovo-vegetariana: esclude gli alimenti che derivano dall’uccisione diretta di animali – sia terrestri che marini – quali carne, pesce, molluschi e crostacei; ammette i prodotti animali indiretti quali latte e derivati, uova e miele, e qualunque alimento di origine vegetale, anche marino. È il tipo di dieta vegetariana più diffuso nei paesi occidentali, tanto che nel linguaggio comune è indicata, erroneamente, come dieta vegetariana;
-dieta latto-vegetariana: come la dieta latto-ovo-vegetariana, ma esclude anche le uova. È un modello dietetico frequente nella tradizione asiatico-indiana.
-dieta vegana.

Ho sentito l’esigenza di puntualizzare quanto sopra scritto perché, da brava ricercatrice da oltre 30 anni in questo campo, la prima cosa che ho desiderato fare leggendo i post di Simone e le vostre accorate risposte è stata quella di indagare. Indagare su ciò che spinge le persone a fare una scelta alimentare radicale piuttosto che un’altra, e spinta dalla curiosità del mio Se’ Scienziato, ho iniziato a fare la detective :-).
Innanzitutto ho ricordato le conversazioni che sentivo quando frequentavo Il Punto Macrobiotico della mia città, o di quando praticavo meditazione Raja Yoga presso un’associazione nella quale si caldeggiava la pratica dell’alimentazione vegetariana e ricordo molto bene le motivazione dei più convinti assertori di quelle filosofie. Ho intervistato altresì tutti i miei amici e gli amici degli amici e ai miei assistiti che praticano alimentazione di tipo vegetariano o vegano, ai quali ho chiesto, facendo un gioco di ruolo nel quale chiedevo loro di comportarsi come se non ci conoscessimo, di spiegare la loro scelta alimentare: “Ma tu cosa mangi? Come mangi? Quando lo mangi? Cosa pensi della tua alimentazione? E perché in questo modo piuttosto che in un altro?” ovviamente rimanendo rigorosamente super-partes, senza giudizio alcuno.
E, con mia grande sorpresa, la stragrande maggioranza delle persone intervistate, sottoposte ad un lieve imbarazzo in quanto sapevano chi sono e che lavoro faccio, hanno risposto: “Perché fa bene…no?” e io con un sorriso gentile ringraziavo della collaborazione e procedevo per la mia strada. Sono rimasta basita da questa scoperta: pressoché nessuno e’stato in grado di spiegarmi cosa significava in genere essere vegano, vegetariano o i principi della dieta macrobiotica, ma siccome il leit-motive è che FA BENE, è quindi naturale fare così…

Ai miei occhi ingenui non sembra possibile che nell’era della comunicazione, nell’era di Internet e nell’era del villaggio globale, esistano ancora persone che sposano stili di vita, filosofie e abitudini alimentari a loro sconosciute! Perché la risposta drammaticamente chiara è stata questa :-/ con le conseguenti generalizzazioni su un argomento di vitale importanza come l’alimentazione… ma così si rimane sempre vittime ignoranti di un sistema che tende a informare in modo incompleto e sommario.
Eppure questa è la dura realtà: esistono e sono disposte a combattere questa guerra (lo abbiamo visto anche in alcune caustiche risposte ai post di Simone), battagliando per qualcosa che hanno preso per vero, spesso senza approfondirne la conoscenza, in scienza e coscienza, come qualsiasi essere evoluto che va nella direzione della Nuova Era potrebbe e a mio parere dovrebbe, ormai sentire la necessità di fare.
L’unica differenza, appunto perché era un gioco di ruolo, c’è stata con i miei assistiti che a loro tempo erano stati da me sensibilizzati sull’argomento, perché mi avevano o mi hanno contattata motivati dalla necessità di ritrovare benessere e salute e quindi già possedendo l’apertura mentale necessaria per mettersi in discussione a 360°. 
Ora, secondo me, la questione successiva è PERCHE’?  Perché esistono ancora persone che sposano stili di vita, filosofie, e abitudini alimentari a loro sconosciute e alcune sono disposte a combattere questa guerra, seppur in pantofole davanti ad un monitor, facendosi bastare una spiegazione così banale? Qual è la risposta, secondo voi?  Perché fa comodo? Perché è più semplice legarsi ad un movimento che pensare con la propria testa ed approfondire le conoscenze per scegliere con accortezza e a ragion veduta? Attendo nei commenti le vostre consapevoli risposte a questo quesito ;-)

In questa seconda parte vorrei affrontare il tema del “cosa fare se…” ovvero, se fai parte di quell’esiguo gruppo di seguaci  “illuminati” della dieta vegetariana, vegana, o macrobiotica, o di altri metodi radicali di alimentazione, vorrei porre queste domande: -Ti sei documentato… e quindi?  -Sai perché lo fai… e quindi?  -Ti rendi perfettamente conto sia delle potenzialità che dei limiti di questo tipo di nutrizione… e comunque vuoi continuare a farlo? Mi accingo a darti qualche suggerimento pratico per affrontare meglio il tuo quotidiano radicamento:
-Trovare nuovi e moderni modi per assumere proteine animali: 
Se pratichi quotidianamente uno dei tipi di nutrizione sopra descritti e soffri di sbalzi di umore, carattere melanconico o tendente alla depressione, disturbi di natura ormonale quali sovrappeso, sindrome premestruale e da climaterio, cali di forza fisica e resilienza (la capacità di ritornare efficienti ed efficaci dopo un trauma di qualsiasi natura), aggiungendo proteine animali alla tua dieta ti potresti rendere conto che questi disturbi possono notevolmente diminuire.                                                   Visto che sei consapevole e documentato, saprai che le proteine vegetali non sostituiscono per cosiddetta “nobiltà” le proteine animali e se non vuoi assumerne da cibo fresco, puoi pensare di iniziare a farne uso sotto forma di proteine in polvere. Ne esistono in commercio sia di latte, o se ne sei intollerante, anche da albume d’uovo. La chimica del tuo corpo ne gioverà in termini di forza ed efficienza, sia fisica che mentale.

Esiste altresì una conclamata teoria che sostiene che tutti gli aminoacidi (i “Mattoni” che formano le proteine) che servono per un corretto funzionamento di un organismo animale, si possono trovare anche solo negli alimenti di origine vegetale. Chimicamente questo è provato in modo scientifico, ma quello che succede al tuo organismo e dentro di esso in quanto tale, è tutto da vedersi. Non dimentichiamoci infatti che la maggioranza delle teorie, che noi diamo come scontate verità, sono ancora giustappunto “teorie”!

E se proprio non desideri fare uso di proteine animali, trova altri modi per “radicare” il tuo corpo in tutte le sue espressioni ;-). Per esempio con il movimento Fisico, tribale (movimento arcaico), danze rituali che richiedono un contatto con la Terra, esercizi di Bioenergetica, Grounding, Hatha Yoga, esercizi tibetani etc… e praticando la Sessualità Consapevole! Cioè riconosci con franchezza se il tuo modo di vivere la sessualità è sporadico, poco vigoroso o poco appagante, e valuta se questo potrebbe anche derivare da una alimentazione poco “radicante” .

Importante è anche la Creatività Attiva! Infatti spesso chi si alimenta nei modi suddetti ha una grande fantasia e ampia capacità progettuale ma tendenza a procrastinare la realizzazione materiale e pratica dei progetti… quindi è una persona disorganizzata e confusa. Modificando in modo funzionale l’alimentazione, ho visto succedere miracoli a persone che nel mondo materiale non combinavano nulla e venivano definite “ sognatori ad occhi aperti”. Quindi sappi che se non stai bene (concetto generico ma molto efficacie per determinare uno stato di cose da modificare), forse una parte di questo malessere potrebbe derivare da un’alimentazione concettualmente molto “sana”, ma che non si addice alla tua persona in quel determinato momento della tua esistenza.
E qui introduco il concetto di PERSONALIZZAZIONE: ovvero nessuno e dico nessun organismo, in quanto unico per genetica, chimica, fisiologia, momento di vita, biologia, attitudini di personalità ed emozionali, carattere, influenze cosmiche, livello di stress ed energia può assumere come veritiere considerazioni di natura generica, di qualsiasi tipo esse siano.
Ovvero, lo può fare,  ma rischia di trovarsi prima o poi in una condizione che lo allontana sempre più da uno stato di salute psico-fisica ottimale.

Una doverosa precisazione: il mio lavoro si basa essenzialmente sul ricercare e testare con il Test Muscolare Kinesiologico, che è un metodo diagnostico a volte indicato più semplicemente come test kinesiologico, che rileva la capacità di controllo manifestata dal sistema nervoso, tramite specifiche interazioni neuromuscolari.
Ciò che ho asserito precedentemente e che senza ombra di dubbio ritengo vero, visto la mia esperienza personale sul campo sviluppata in quasi 20 anni di lavoro naturopatico e 10 anni di lavoro come Kinesiologa, è che con i miei assistiti ho visto succedere di tutto e il contrario di tutto.

Fatemelo ripetere, vi prego, perché è un concetto cruciale: nessuno è uguale ad un altro, mai!!! e nessuno è uguale a se stesso a lungo, perché ognuno di noi cresce con il frutto della propria esperienza quotidiana. Persino la genetica subisce influssi quotidiani… vedi i nuovi studi sul DNA “spazzatura”.
Quello che vivo, quello che penso della mia realtà, come, dove e con chi la vivo, ciò che credo di me e degli altri, cambia la mia natura quotidianamente e questa regola che in Medicina Cinese viene definita una delle regole cardine dell’Universo conosciuto, Movimento e Trasformabilità, diviene un cardine anche della nostra esistenza umana. Quindi fissarsi su un’idea, un metodo, un modo di vivere, uno stile, una filosofia rigida e continuativa… limita la nostra capacità di trasformarci costantemente per rimanere adattabili al naturale fluire della Vita, che è tutto fuorché prevedibile.

Ho selezionato una serie di domande che possono aiutarti a comprendere come stai veramente adesso, e di conseguenza a decidere se cambiare la tua alimentazione:

     Come sto fisicamente?
     Come sto emotivamente?
     Come sto mentalmente?
     A che punto sono spiritualmente?
     Come sto energeticamente?
     Sono felice, appagato\a, in pace con me stesso\a, sereno\a?
     Sono radicato nel mio “qui e ora”?
     Faccio abbastanza sesso?
     Riesco ad attirare la ricchezza materiale nella mia vita?

E se la risposta a tutte queste domande ti conduce verso la consapevolezza che potresti stare meglio, perché non indagare in modo più approfondito quale potrebbe essere l’ alimentazione migliore per il periodo che stai affrontando? O provare autonomamente, ad esempio, a integrare la tua alimentazione con un po’ di proteine e vedere cosa succede?
Di solito non esplode nulla e non muore nessuno :-).
Quindi il mio consiglio finale, è: sii coraggioso e trova un buon kinesiologo che ti dia fiducia, a cui chiedere indicazioni precise e personalizzate tramite il test muscolare kinesiologico, per scoprire se stai percorrendo il tuo giusto “sentiero” alimentare in questo momento della tua esistenza o se invece puoi fare di più e meglio per il tuo benessere.

A te invece, caro lettore che fai parte di quella moltitudine  che si alimenta in modo simpaticamente casuale ;-), mangiando un po’ di tutto senza preoccuparsi eccessivamente degli effetti che può avere sulla propria psico-fisicità… suggerisco alcune informazioni generali, che puoi mettere in pratica per migliorare sensibilmente il tuo stato di salute ed armonia interna, di cui approfondirò i temi nel libro di prossima pubblicazione. Da molteplici (nell’ordine delle centinaia) test nutrizionali effettuati durante l’arco di un decennio, posso confermarti che statisticamente 4 sono i metodi nutrizionali più “selezionati” dall’intelligenza del corpo delle persone testate:
1)    l’alimentazione secondo il gruppo sanguigno.
2)    le intolleranze alimentari.
3)    la dieta senza muco.
4)    le combinazioni alimentari e la dieta PH.
Qualora tu voglia tentare una di queste avventure nutrizionali, sicuramente ti consiglio di provare la dieta secondo il gruppo sanguigno, di cui troverai ampio materiale sul WEB, in quanto molto spesso le intolleranze alimentari testate risultano molto simili a cibi presenti nelle liste dei cibi da sospendere secondo gli studi di Pete D’Adamo, studioso e ricercatore del metodo della dieta secondo i gruppi sanguigni.

Ti aspetto nei commenti ;-)  un caro abbraccio di Luce e Pace! Francesca Chiara Sturloni

Ps: al caro socio Simone, amico da oltre venti anni, compagno d’anima e di avventura nella Nuova Era, dico: non li salveremo tutti ma… almeno potremmo dire di averci provato! :-)

18 commenti:

  1. Cara Francesca, grazie tante del tuo bellissimo post :-)
    E' un piacere finalmente ospitarti nel mio Blog e vedere come siamo in sintonia ;-)

    Ti voglio un mondo di bene, Simone.

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    1. Caro "socio", Buongiorno! =)
      Chiedo scusa a tutti i partecipanti a questa discussione, ma non essendo una blogger esperta, stavo tardando nel ripondere ai vostri commenti.
      Poi Simone mi ha bonariamente "sgridata" ed eccomi qui, sull' attenti e pronta allo scatto! :D

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  2. Ciao Francesca, come te sono da sempre interessata allo studio dell'alimentazione, Simone mi conosce, oltre ad avere uno dei primi negozi di macrobiotica ho poi gestito il primo biobar di verona. Questo per dirti che insieme all'attività, cambiavo dieta e sperimentavo. Prima macrobiotica, poi vegetariana bio, poi di nuovo carnivora e ora alcalina. La dieta che sto seguendo e che devo dire mi convince parecchio è quella del PH. Il nostro organismo dovrebbe sempre essere leggermente alcalino, soprattutto se vogliamo uccidere tutti i virus, i funghi e i batteri che sguazzano e proliferano in ambiente acido! Detto questo, secondo la mia esperienza la cosa fondamentale è SPERIMENTARE, non dare niente per impossibile, ascoltarsi e adattarsi al momento. Ciao Vera

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    1. Cara Vera, buongiorno e grazie per il tuo commento! Sono pienamente d'accordo con te sul fatto dello sperimentare ma soprattutto del ricercare, come si dice in ambito spirituale,di percorrere anche in campo alimentare il cammino della Via Media :) colgo l'occasione di questa riposta per parlare di nuovo a tutti noi: ovvero, se siamo stati naturalmente dotati di un organismo capace di assimilare tutto ciò che c'è di commestibile in natura, perchè mai dovremmo privarci di qualcosa? Ha senso faro SOLO se non stiamo bene, se abbiamo disturbi o malattie e allora in quel caso, andremo a ricercare quali cibi IN QUEL DATO MOMENTO della nostra vita non sono buoni per noi, ma con l'obiettivo di ristabilire più agevolmente la salute e il benessere. Ma una volta recuperata la nostra forma fisica, intellettuale ed emotiva, perchè continuare a privarsi di qualche cibo a favore di qualche altro, spesso arbitrariamente, senza conoscere e controllare quanto stiamo facendo?
      Non è meglio sapere con precisione se il tipo di alimentazione che stiamo seguendo sia davvero la migliore per noi in quel dato momento? Io voglio sapere, piuttosto che affidarmi a ciò che mi sembra migliore.
      E voi altrettanto, vero? :) Fatevi le domande scritte nel mio post e rispondete onestamente. Se state davvero bene, siete in salute,allegri, vigorosi e con molto Amore per la Vita, allora state mangiando quel che vi serve per Vivere!
      Altrimenti vivete per mangiare, e diamine...c'è tanto altro al Mondo da sperimentare e di cui gioire che non fissarsi su una bistecca o su un ciuffo d'insalata! ;)
      Grazie Vera! una caro abbraccio dal Cuore


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  3. Ciao Francesca e complimenti per il post, molto utile, chiaro e comprensibile.
    Allora attendo il lancio del tuo primo libro :-) per approfondire ancora di piu' l'argomento.
    Un abbraccio.
    Maria

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    1. Ciao Maria! Grazie del tuo commento e...si...ebbene si! Il progetto Libro di Nutrizione inzierà in una terra meravigliosa, la Sardegna, tra due settimane. Desidero che sia permeato da un' energia particolare, oltre che dal mio sapere e quale luogo migliore che un'isola così meravigliosamente materna per partorire questo primo figlio? :D
      A presto!
      Francesca

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  4. Ciao Francesca , mi chiamo Franco e sto' seguendo da poco i post di Simone che ritengo molto interessanti , questo tuo mi ha aiutato a centrare un po' di piu' l'argomento Vegano /vegetariano , premetto che non sono nessuno dei 2 ,ma stavo cercando di capire se avvicinarmi ad almeno uno dei 2 mi avrebbe migliorato ancora di piu' di come mi sento , sono uno sportivo da ben 26 anni e quindi per me' l'alimentazione ritengo sia la prima cosa assoluta , il mio problema appunto era capire come e se avrei potuto trovare proteine nobili nell'aliment.vegetariana , e qui mi collego con il commento di Vera ( per me' interessante) dove parla del PH dato che cerco di tenere appunto piu' verso l'alcalino ,perche' con le proteine animali essendo Acide si corre verso l'acidificazione , a parte tutte le verdure crude e frutta che posso mangiare ( che sicuro non bastano ) come tampone uso dei Citrati di Calcio, Potassio, e Magnesio, so' anche che tutti i carboidrati raffinati sono Acidi, anche se quelli li uso solo 2 giorni la settimana , volevo chiederti se nel tuo libro che uscira' terrai conto anche di noi sportivi riguardo all'alimentazione ? comunque lo leggero' di sicuro perche' sono sempre pronto ad assimilare nuove informazioni . comunque sia Grazie per le informazioni che date , spero di approfondire con voi e continuare nella mia strada per migliorarmi , e' bello sapere che vi impegnate ad informare tutti noi per farci stare BENE Grazie ancora di Cuore Franco......

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    1. Caro Franco,
      per darti una risposta adeguata,ho bisogno di maggiori informazioni: la tua età, che sport pratichi, se professionista, se sostieni gare aerobiche di lunga durata, il tuo ph, se il tuo intestino funziona a dovere, il carico glicemico e proteico giornaliero, etc.
      Nel mio libro di nutrizione inserirò un'ampia sezione dedicata alla nutrizione dello sportivo: sono appassionata cultrice di vari sport aerobici e non, e terrò in gran conto la trattazione di questo argomento.
      Attendo tue nuove e nel frattempo ti auguro una serena giornata!
      Francesca

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  5. grazie del discorso a tutto campo, con stima, Nico

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    1. Caro Nico, grazie del tuo attestato di stima! a presto
      Francesca

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  6. Per correttezza, vorrei comunicare a Strijbos che ho deciso di non pubblicare piu' i tuoi interminabili, ripetitivi e irritanti commenti, che continui a mandarmi :-/
    Scusami ma direi che in questo dibattito hai già avuto anche troppo spazio e tutti hanno capito che sei migliore di noi, un ganzo etc... quindi direi che i tuoi ultimi commenti (non pubblicati) non aggiungono niente di nuovo e che non hai neanche letto le risposte che ti abbiamo dato, di conseguenza lascio "spazio energetico" ad altri.

    Grazie del tuo contributo a questi dibattiti :-)
    Un abbraccio dal cuore, Simone.

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  7. Ciao Francesca, ottimo post.
    Personalmente ho ritrovato in quello che hai scritto diverse fasi del mio passato.
    Quando meditavo anche io tendevo all'alimentazione vegetariana. Quello è stato il periodo in cui sono ingrassato senza controllo, partendo dal mio peso forma di 65 ero arrivato ad 80 kg in pochi mesi.

    Poi ho iniziato l'attività sportiva, vs i 20 anni ed ho ripreso a mangiare carne.
    Per un periodo ho provato anche le macellerie Halal, ossia quelle di matrice mussulmana, perchè hanno un modo diverso di trattare la carne, uccidendo l'animale senza spaventarlo per il discorso dell'adrenalina.

    Forse ero poco sensibile allora ma non ho notato grandi benefici con questa accortezza (in realtà sarebbe interessante sperimentare nuovamente oggi e vedere cosa cambierebbe).

    Poi ho scoperto, 4 anni fa, la kinesiologia e si è aperto un mondo per me. Il tuo corpo sa ciò di cui ha bisogno in ogni momento, basta saperlo interrogare.

    Al momento non seguo nessuna filosofia se non quello che suggerisce il mio corpo. Credo sia un po' questa la chiave.
    Forse in questo modo offro anche una risposta alle tue domande. Per arrivare a questa consapevolezza ho avuto bisogno di passare da certe rigidità.

    Ognuno è all'interno di un proprio percorso di crescita ed ognuno di noi si trova ad un punto diverso del suo cammino.
    C'è chi deve ancora sperimentare certi step per evolvere, quindi va bene così in un certo senso.

    Questo in breve il mio pensiero.
    Credo che tu e Simone abbiate fatto un buon lavoro con questi post, sicuramente provocatori per alcuni e contemporaneamente in linea con il modo di sentire di tanti altri.

    Persone diverse hanno reazioni diverse davanti allo stesso stimolo. Quindi non è lo stimolo ad essere sbagliato... vuol dire che è l'individuo? Neanche!

    E' il bello della varietà dell'individuo che osserva la realtà. Il discorso diventa divertente quando qualcuno cerca di convincerti che i suoi occhiali, con cui guarda il mondo, sono i migliori. Ma questo è un altro discorso. :)

    Detto questo vi mando un abbraccio.

    A presto.

    Cristian

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  8. Grazie anche a Cristian per il suo contributo saggio ed equilibrato, come le qualità che lo contraddistinguono :)

    Credo ci sia una precisazione da fare sul "tono" che Simone ha usato in questi post.
    Come tu giustamente sottilinei, il tono provocatorio e in alcune parti, secondo alcuni, oltraggioso( vedi alcune riposte ai suoi post) è stato usato per questo: per provocare, per smuovere, per indurre a pensare trasversalmente le menti che sono state attratte alla lettura di queste righe.

    Non è diventata e non diventerà una guerra con nessuno, anche se sembra che alcuni non lo abbiano capito ;)

    un caro abbraccio
    Francesca


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  9. Ciao a tutti :-)

    Volevo segnalarvi di vedere l'ultima puntata di Vojager della settimana scorsa... il programma è sempre mediocre ma questa volta il servizio sulle piante, è stato davvero interessante!
    Hanno parlato a lungo delle ultime scoperte scientifiche e delle scoperte tenute nascoste per 30 anni, sulla sensibilità delle piante.
    Per farla breve, hanno dimostrato scientificamente che le piante sono vive, provano pensieri, sono sensibili e adddirittura pensano!
    Ma sopratutto, non hanno per niente voglia di essere strappate dalla Terra per essere mangiate da noi senza la minima attenzione... quindi cari vegetariani, come anche concludeva Giacobbo nel suo servizio, non giustificate la vostra scelta di non mangiare carne per il discorso della sensibilità perchè come ho ampiamente già scritto e finalmente adesso è anche dimostrato scientificamente, anche le piante sono esseri viventi/sensienti ;-)
    Sotto questo punto di vista, solo chi mangia frutta e verdura, caduta da un albero o offerta da una pianta, è moralmente integro.
    Ma valgono sempre le regole di non sprecare, di ringraziare e purificare il cibo che mangiamo con il nostro amore e la nostra gratitudine :-).

    Un abbraccio dal cuore, Simone.

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  10. Bellissimo il tuo post cara Francesca, che trasuda esperienza sul campo e sul corpo e non concetti.
    E credo sia proprio questo il punto della questione che tu metti in risalto.
    Io sto imparando sempre più ad ascoltare il mio corpo e anche la mia anima per capire di che cibi ho bisogno e in effetti quanto più affino questo ascolto tanto più il mio corpo e la mia psiche rispondono.
    E mi accorgo di quanto vari la mia alimentazione in questo modo.
    Conosco bene il tuo metodo di intervista al corpo, perchè sono anche io una tua assisitita, ed è davvero meraviglioso come è proprio lui che fornisce tutte le risposte.
    Colpisce anche vedere (chissà come tu avrai rilevato questo) che il bisogno del corpo di variare alimentazione, cure, attività, sia sempre più forte e come si debba cambiare più rapidamente. Una cartina al tornasole della qualità di questo tempo e di come sia davvero nocivo fissarsi su uno stile di vita sempre uguale, mai come ora. Grazie infinite di cuore per il tuo contributo e per il tuo illuminato lavoro!
    Anna

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    1. Grazie anche ad Anna del suo attestato di stima e delle sempre utili precisazioni sul tema della VARIAZIONE: siamo Esseri in eterno movimento e mutamento, come potrebbe essere altrimenti? Tutto in questo Universo conosciuto lo è, e se non vogliamo cambiare, se continuiamo ad annichilire noi stessi in abitudini, comportamenti e stili di vita che ci danno sicurezza, sarà più difficile ampliare la nostra zona di comfort per affrontare meglio preparati l'avvento della Nuova Era... Essere aperti significa anche questo, pronti per il nuovo, dinamici nella mente e nel corpo, pronti a riconoscere l'evidenza del fatto che da sempre siamo onnivori, da sempre in grado di digerire e assimilare ogni alimento che ci viene offerto da Madre Terra, e forse non bbastanza rispettosi e grati per questo...
      Siate felici di ciò che vi nutre: sia la mente sia il corpo, sia le emozioni e fidatevi di più del vostro "sentire" alimentare che di una disciplina, un movimento, o del sentito dire.

      Cercate, e cercate ancora, ampliate la vostra conoscenza, fatevi aiutare a trovare ciò che cercate: essere liberi significa anche questo.

      Un caro abbraccio dal cuore
      Francesca

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  11. L’articolo è interessante, permettimi comunque di esprimere la mia opinione riguardo ciò che non condivido. Una “visione chiara e ampia della nutrizione” non si può di certo ottenere leggendo qualche riga in un blog, l’intenzione è buona (sia chiaro) anche se rimane una promessa un po’ presuntuosa e difficile da realizzare con un articoletto (anche con un libro da 1000 pagine).

    Per quanto mi riguarda (questo è sia un parere personale sia da nutrizionista quale sono) il Vegetarianismo e Veganesimo non sono radicali di per sé, lo sono le persone che li applicano, le loro interpretazioni e la rigidità con cui si rapportano all’alimentazione…ma a questa stregua è radicale anche chi mangia proteine animali.

    Non sono contro chi mangia carne, anche se non favorisco di certo questo comportamento (nemmeno a livello professionale) e sto molto attento a studiare la “persona” quando si presenta nel mio studio con il proposito di diventare “vegetariano/vegano/etc…”. Molti veg (non tutti) sono messi peggio a livello di salute degli onnivori non perché essere veg faccia male, piuttosto perché interpretano questo stile di vita in modo estremo e spesso senza competenza (un po’ quello che sostieni tu).

    Detto ciò, oggi sappiamo anche che non c’è ragione di ritenere le proteine animali di più alto valore biologico: il corpo ha bisogno di amminoacidi, non di proteine vegetali o animali, è in grado di rielaborare (chiaramente in un regime equilibrato e sensato) i substrati (siano essi vegetali o animali) per avere ciò che gli serve. Queste non sono “teorie” ci sono dati a supporto…

    Il “perché” alcune persone sposino certi stili di vita o filosofie (alcuni senza informarsi su ciò che stanno facendo) è una domanda che non porta a nulla di utile ma solo a infinite disquisizioni (la rete è piena zeppa di questi noiosissimi “peana” pro/contro).
    Inoltre parlare di aggiungere proteine animali per diminuire i disturbi come sbalzi d’umore, depressione, disturbi ormonali, sovrappeso, cali di forza etc…(“ti potresti rendere conto che questi disturbi possono notevolmente diminuire”) è piuttosto riduttivo e quantomeno azzardato. Già è difficile arrivare ad una conclusione del genere dopo attenta anamnesi e studio della persona e delle sue abitudini (fisiche e psicologiche), figuriamoci dicendolo così in “generale” come consiglio…

    Poi sono d’accordo con te che alimentazione “sana” non ha un significato uguale per tutti e la tendenza dell’industria, della scienza e di alcuni professionisti è quella di vedere nella persona un insieme di parametri (valori di pressione, esami, peso, altezza, razza…) standardizzati che servono solo per riempire migliaia di libri di nutrizione/medicina già sorpassati ancora prima di essere scritti…Quindi sono pienamente d’accordi col fatto “nessuno è uguale ad un altro”, siamo noi che pensiamo, in modo presuntuoso, di piegare la perfetta complessità della vita alla comprensione della nostra mente razionale limitata (in fin dei conti la scienza tenta di semplificare tutto ciò che appare estremamente complesso).

    Non mi occupo di kinesiologia per cui quando uno avesse bisogno di quel tipo di disciplina non esiterei a consigliare un professionista di tale settore. Inoltre mi sento anche di suggerire a chi avesse bisogno di “scoprire se sta percorrendo il giusto sentiero alimentare in questo momento della sua esistenza” di riflettere molto molto bene su quale professionista fare affidamento e sceglierne uno che abbia una visione molto ampia, molto flessibile, competente e che sappia “volare alto”.

    Ciao. Francesco

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  12. Caro Francesco,
    ti ringrazio infinitamente del tuo commento al mio post, dei toni usati e dell' interessantissimo confronto che ho tratto dalle tue parole.

    Come ho scritto in modo molto chiaro e specifico, quello che dico e sostengo è frutto di una davvero molto ampia casistica e sperimentazione sul campo,in tanti anni di lavoro, aiutata con grande energia da altri che come me si definiscono un pò più "ricercatori" e un pò meno "studiosi".

    Come puoi ben immaginare, quando si scrive di qualcosa di così ampio e importante come questo argomento,in un post per un blog, lo si fa (almeno nel mio caso) più che per altro, per buttare un sasso nello stagno della mente di chi legge, per stimolare nel lettore la ricerca del confronto, proprio come è avvenuto con te.

    Per rispondere all'ultima parte del tuo commento, mi trovi assolutamente d'accordo: rispetto comunque il coraggio di tutti gli operatori del benessere, da quelli molto esperti a quelli meno, che si mettono sul campo a dare il loro costante contributo al benessere e alla salute delle persone.

    Rispetto ancora di più quelli di loro che, con umiltà e intelligenza, si danno la possibilità di imparare nuovi strumenti di valutazione, per migliorare sempre più la conoscenza della persona che hanno davanti e quindi agire per l'eccellenza.

    Grazie ancora, è stato un piacere avere il tuo commento.

    Un caro saluto e un augurio di Luce e Pace
    Francesca



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